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Pirati alle armi!

Alle Armi, tra calli e campielli, via gli infingardi coi loro fardelli,
una voce si alza, con sommo livore, salviamo Venezia, salviamo l'onore.

Città galleggianti sfarzose e pesanti, minaccian la storia scritta nei tempi,
per secoli e secoli a guardare il mare, regina indiscussa costretta a subire.

Vili scelte onerose, sangue sporco nelle vene,
piaga insana sulla pelle, leggiadria in catene.

Salpate mercanti di frodi che in questo mondo voi non siete accetti,
andate lontano, oltre l'orizzonte, pirati vi aspettan coi loro stendardi.

Alle Armi, tra calli e campielli, via gli infingardi coi loro fardelli,
una voce si alza, con sommo livore, salviamo Venezia, salviamo l'onore.

Alle armi!
Alle armi, pirati,
alle armi, alle armi, alle armi!

Dal rosso dei campi, le grida si alzan, la svolta dal basso risuona imponente,
si alza Venezia con lo scettro in mano, si alza Venezia dal volto sfregiato.

Vili scelte onerose, sangue sporco nelle vene,
piaga insana sulla pelle, leggiadria in catene.

Salpate mercanti di frodi che in questo mondo voi non siete accetti,
andate lontano, oltre l'orizzonte, pirati vi aspettan coi loro stendardi.

Alle Armi, tra calli e campielli, via gli infingardi coi loro fardelli,
una voce si alza, con sommo livore, salviamo Venezia, salviamo l'onore.

Alle armi!
Alle armi, pirati,
alle armi, alle armi, alle armi!

Debitocrazia

Mentre i mercati stan crollando a picco
L’impero dei banchieri diventa ancor più ricco
Commissari e burocrati adepti del potere,
arrivisti e mercenari apron le frontiere

Soldatini in fila, con il mitra in mano,
consegnano i governi alle menti della crisi
ed il fondo monetario con la sua arroganza
detta legge in fatto di rappresentanza

No más Platón, en casa mia, yo pretendo, debitocrazia!

Nel marasma collettivo il 15 ottobre,
gli indignati in piazza alzarono la voce,
ma non è servito, il debito si paga
e sulla schiena della gente si attua la manovra

E’ questo il risultato della global economy,
Tecnocrati che impongono una totale austerity?
E che orsi dittatori con istinti maniacali
Intacchino il sacro sentimento nazionale?

Viva la rivoluzione,
siamo la rivoluzione!

Evasore

Macchine lussuose, yacht e case al mare
Ma lui è un poveretto chi sa come fa a campare.
Per la sua nazione è un nullatenente
Ma chi lo conosce sa che non dichiara niente.
Il jet set e la movida, discoteca fin mattina,
sabbia fine e sopraffina, Rolex d’oro e cocaina.
Gente muore per la strada, gente grida disperata,
il giorno dopo tutti in chiesa per la grazia ricevuta.

Tu bastardo tieni i soldi, io sfigato l’umiliato
Tu bastardo tieni i soldi, io sfigato l’umiliato

Evasore cane
Evasore ladro
Muori pure fulminato

E come vecchi preti vi rinchiudete in casa,
a smanettare il vostro membro sul denaro intonso,
ed a capodanno vacanze a cortina,
vi aspetta la finanza con la ghigliottina.
“ Ho comprato il SUV in sconto, me l’han regalato,
non è neanche mio, me l’hanno prestato,
non l’ho dichiarato? Chiamo l’avvocato!
Vi prego ho dei figli e sono anche malato!”

E poi io riempio, con il mio sudore
I buchi che lasciate nelle casse dello stato
Il debito è vostro e ve lo pagate,
oh mio caro evasore, io ti prendo a sassate

Muori pure infoibato, sulla croce lapidato,
piano piano massacrato, per la vita bestemmiato

Crisi

Siamo alle strette con le pensioni
la crisi ci impone disoccupazione,
niente lavoro, niente assunzioni,
neanche la cassa integrazione,
il sindacato non ha più poteri,
stanno erodendo lo stato sociale,
ed Equitalia mi toglie la casa
se io non pago alla fine del mese

Son scesi in piazza con i forconi,
assieme a tassisti e trasportatori,
di lacrime e sangue si riempion la bocca,
tanto a pagare son sempre gli stessi,
per non tassar l'opulenza del clero,
richiedono sforzi da tutto il paese,
e mentre aspettiamo il Parlamento,
da destra a sinistra ci guardan ridendo.

Mentre siete al mare, Bastardi!
vogliamo lavorare, Bastardi!
La crisi è solo vostra, Bastardi!
ma la paghiamo noi, coi soldi!

E' cosa ingiusta che gli operai,
vengan costretti alla schiavitù,
tutto per colpa dell'alta finanza,
spinta da sete di eterna ricchezza,
come io posso avere un futuro,
in un contesto così stagnante?
mi sento tradito dal mio partito
e dai poteri della mia nazione.

La manifattura del vecchio Nord Est
è caduta portandosi dietro la mafia,
imprenditori si tolgon la vita
vedendo fallire i loro sogni,
studenti umiliati davanti ai libri
anni di studio buttati nel cesso,
che sia la fine di questo sistema,
la fine concreta per un nuovo inizio!

Te quiero raicio

Come un orologio, ingranaggi immobili, muovon le lancette, di madre natura.
L’uomo prepotente, distrugge il suo sistema, ereggendo al cielo, lager della nostra era.
Quante medaglie ho preso, per aver difeso, giorno dopo giorno, l’ecosistema?
Quanti soldi han fatto, fallaci imprenditori, con le loro fabbriche, stuprando i territori?

Le fabbriche di oggi sono lager postmoderni, atomizzano gli umani dentro comodi macelli
Cementifica la terra in nome del profitto, in nome del progresso, in nome di Cristo.
Il villaggio globale è sempre più inquinato, madre natura grida allo squallore
l‘assetto geografico è sempre più stravolto e gridiamo

Te quiero raicio, raicio de Treviso, raicio dea Jamaica che me fa star ben!

E’ irrazionale, vietar di coltivare, un ricco vegetale, per dei pochi pregiudizi
Se l’ha creata Dio, perché negarla allora?, non vorrete mica, rinnegar la sua parola?
Compriamo nuove bombe, aerei della morte, ma dei sani semi, son vietati dalla legge.
Tra uva e pomodori, tra pesche e cavolfiori, nel suo habitat, io lo vorrei vedere

Nelle disco di tendenza è permesso abusare di veleni per il corpo in totale libertà
Tanto gli sbirri, che son corrotti, chiudono un occhio e lascian passar.
Ma noi cani sciolti da birretta a basso costo, da cannetta tra compagni al centro sociale
Rifiutiamo le logiche di mercato e preferiamo…

Te quiero raicio, raicio de Treviso, raicio dea Jamaica che me fa star ben!

Aborto preventivo politicizzato, discriminato, coercizzato,
mi avvelenate con le vostre droghe, con i mass media e la religione.
La mia mente libera, non l’avrete mai, sputerò sangue finché non otterrò
tutti i diritti su cui posso contare non solo su carta e gridiamo…

Te quiero raicio, raicio de Treviso, raicio dea Jamaica che me fa star ben!

Mir

I met russian eyes watching old Europe
while each corner ends up breakly giggling,
I saw people walking in line a-sighting
dreaming for a better future
когда перестройка пришла туда
никто помощь дали этим странам
президента России продолжает говорить
"это не больше СССР и я хочу "мир"

Ziulì, zigulà, Барабан!

They left all their culture for a life-gambling
becoming ramblers without a nation,
the voice of Lenin is being forgetting
for a new western liar culture
когда перестройка пришла туда
никто помощь дали этим странам
президента России продолжает говорить
"это не больше СССР и я хочу "мир"

Liberi tutti

Set our cities on fire!
Freedom for everyone in this world me saying

Rendere ancora più oppressiva l’oppressione
Rappresaglie a vista su di noi.
Miliziani in marcia ben coperti ed attrezzati
Falangi che sbraitan falsità.

E allora
Liberi tutti subito!
E ancora
Liberi tutti subito!

Freedom for everyone
Freedom for everyone

Gabbie sbarre reti e prigioni collettive
Ne vedremo ancora per un po’.
Abusi in divisa impuniti e mascherati
In nome della legalità.

E allora
Liberi tutti subito
E ancora
Liberi tutti subito

Freedom for everyone
Freedom for everyone

Here our cities on fire!
Set your cities on fire!

Mediterriot

Masse di sfollati che cercano le coste
si imbattono nel muro della Fortezza Europa
migranti, attivisti, occupanti e femministe
tutti in marcia assieme, fumogeni ad ottobre

Tutti uniti e solidali,
per il Mediterraneo
si aggira la rivolta
e schiacciati dall'austerity
o dal verbo del Corano
la lotta non si blocca
rimbomba in pompa magna

Yalla, oh my brothers, keep fighting together,
from Frankfurt to the sidewalks of Tunis
Dans la place Tahrir la fraternité
dal sud dell'Europa solidarietà
fraternité
solidarité
dignité

Checché ne dican tutti, compreso Fukuyama
la storia non ha fine, ci sta una nuova era
e sotto il sol faceto, il sol di Primavera
l'Euromediterraneo ritorna a prender vita.

Tutti uniti e solidali,
per il Mediterraneo
si aggira la rivolta
e schiacciati dall'austerity
o dal verbo del Corano
la lotta non si blocca
rimbomba in pompa magna

Yalla, oh my brothers, keep fighting together,
from Frankfurt to the sidewalks of Tunis
Dans la place Tahrir la fraternité
dal sud dell'Europa solidarietà
fraternité
solidarité
dignité

E suvvia destiamoci, distruggiamo i CIE
la dignità umana non va violentata,
lo stesso sangue scorre nelle arterie
abbattiamo frontiere, mai più barriere.

Senza Frontiere

Non farti vedere non farti sentire
pesa i tuoi passi vampate d’ardore
la storia ti pesa, sirene in attesa
sudore che cola aspettando quell’ora.
Cittadina giungla nel cupo torpore
liane intricate, l’astio che affiora.
Abbraccia la rabbia e falla vomitare,
in faccia alla lana che intreccia la trama.
Chi se la cerca paga,
chi poi si trova paga.
Pagherà tutto pagherà caro
la stizza suprema non darà riparo.
Il grigio cemento recita invano,
le urla e le grida sul porfido amaro
tra i muri rimbombano gli echi innocenti,
mille li a Dacca, mille innocenti!

Misera vita balbetti le pene,
caduche speranze che nessuno vede,
le unghie sul palmo, la lotta in eterno,
il fango globale che ti uccide dentro.
Masse riunite in movimento
scrivon le note del nostro tempo,
corpi sconvolti, schiacciati per strada,
non per la gloria, non per la fama!

Destati bro uguaglianza sociale,
rabbia locale e un progetto globale
ne con confini, ne con barriere
fratellanza globale, senza frontiere! Non hanno paura del muro che crolla,
dell’acido in volto o bombe tra la folla!
Non hanno timore del piombo che freme,
o delle menzogne di chi sta al potere.
Corpi riuniti scrivon la storia
si sporcan le mani all’arrivo del boia
facciamo paura ed io ve lo giuro,
quando siamo assieme...

Trionfano i forti, perdono i deboli
come monnezza spazzata dal vento.
Nasci in silenzio, ti sfami di sdegno
sopravvivi a stento e muori in silenzio.
Col male di vivere che spesso ho incontrato,
chinando la testa, lo sguardo ho scambiato
ha saggiato il mio corpo, il mio volto da inetto,
non ho fatto niente e me ne pento! E poi frustrazioni sopra delusioni
e chi sogna invano un futuro migliore.
Non solo a parole! Non solo a parole!
Libertà non trovi se l’aspetti ancora!

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